"...Venivo da un mercato saraceno io, da tende a sbatacchiare contro il vento, da piedi scalzi, le campanelle alle caviglie, dallo starmene assorta senza agire a percepire gli odori, a porgere l'ascolto su come erano andate le cose a chi ero stata in altri luoghi del tempo, per assimilarne la grazia..."

(Miransù, Soleombra Ed.,2006)

ritratto

Monica Sarsini è nata a Firenze, dove vive e lavora sia come scrittrice che come artista visiva. Ha esposto in numerose personali e collettive le sue opere visive, in Italia e all'estero, e ha realizzato installazioni, performances e scenografie per spettacoli teatrali d'avanguardia. Il suo materiale è la carta, per mezzo della quale realizza in particolar modo animali immaginari, alberi luminosi e teatrini, i cui protagonisti sono quasi tutte figure femminili delle fiabe, dei miti e della letteratura nell’atto di stravolgere il destino a cui erano state condannate. Tra le sue pubblicazioni, di cui alcune tradotte in lingua straniera, ricordiamo Crepacuore” (1985); “Crepapelle” (1988); “Crepapancia” (1996) per l’edizione Scheiwiller. Tiene corsi di scrittura nella sezione femminile del carcere di Sollicciano, da cui sono scaturite due raccolte: “Alice nel paese delle domandine” (2011) “Alice, la guardia e l’asino bianco” (2013) pubblicate dalla casa editrice Le Lettere.

 

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